sabato 5 marzo 2011

Marc Simoncini, ideatore di Meetic


Ha inventato Meetic mentre era sommerso dai debiti, oggi il portale degli incontri vale in Borsa 470 milioni di euro:
"Perdere tutto è la miglior cosa che mi sia mai successa", spiega Marc Simoncini.

C'è una coppia che si abbraccia felice e, l'immancabilie form da compilare con tutti i tuoi dati: chi sei, chi cerchi, quanti hanni hai, dove vivi, iscrizione gratuita, Mettic funziona così, in pochi secondi precipiti in un turbine di facce, profili, messaggi.

E, preso per la gola, tiri fuori la carta di credito e ti abboni per vedere più foto o chattare: 30 euro al mese, circa 75 euro per sei mesi, se invece cerchi moglie e ti affidi al profilo psicologico, 120 euro per tre mesi, oppure, 240 euro all'anno.

Marc Simoncini, il francesissimo imprenditore che nel 2002 si è fatto venire l'idea di Meetic e ci ha costruito sopra un impero; Marc è un informatico marsigliese, classe 1963, è affascinante, ama il rischio e a volte se lo va a cercare anche dove non dovrebbe.

In Francia lo guardano un po' con sospetto, perchè il suo stile imprenditoriale e la sua stessa storia di self made man sono più americani che europei, Marc dichiara: "Sono stato povero, molto ricco, fallito e ora ancora molto ricco, almeno sulla carta".

Nonno contadino, padre assunto presso France Telecom, monolocale familiare, gli anni sono quelli dei primi Pc, la Rete è ancora lontana; suo padre gli presta l'equivalente di poche migliaia di futuri euro per lanciarsi in un'avventura in proprio.

Marc lascia l'università, si specializza in informatica e prova l'esperienza di uno stage in azienda, nasce così nel 1985 una piccola società di servizi e, quattro anni dopo un'altra, la Opsion.

Alla fine del secolo Marc, butta giù un codice che funziona e struttura il portale partecipativo di iFrance, che durante la bolla della new economy fa il botto, l'azienda Vivendi glielo compra per 180 milioni di euro, molti dei quali in titoli.

Il neoricco Marc spende tanto, tantissimo, ma nel 2003 il titolo passa da 116 euro a 12 euro e l'imprenditore si trova di nuovo povero e con una montagna di debiti.

Però, pochi mesi prima, a cena con tre amici divorziati, il francese si era inventato Meetic, un'idea per aiutare loro, poi quelli come loro, infine anche se stesso, perchè il portale diventa l'unico appiglio su cui concentrarsi per non andare alla deriva.

Marc Simoncini sostiene: "Perdere tutto è la miglior cosa che mi sia mai successa, perchè altrimenti non avrei mai lavorato così duramente su Meetic".

Fermarsi? Nemmeno per sogno
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Fiuta il business del poker on line e apre il portale Winamax; poi mette la testa anche sui capitali fuori dalla Rete e tira su Jaina Capital, un fondo per investire 100 milioni di euro su cinque-sei startup francesi in due anni.

Poi, compare anche in tv con un programma durante il quale, ogni giorno, presenta un imprenditore nuovo e, se non bastasse, concede spazio alla filantropia, mettendosi in società con altri due magnati d'Oltralpe per creare una specie di scuola di formazione per Internet, l'Ecole Européenne des Métiers de l'Internet.

Nel 2005 entra in Borsa con Meetic, lui mantiene una piccola quota, l'azienda funziona, ma la concorrenza dei social network si fa sentire; la gente comincia a chiedersi perchè spendere per conoscere gente quando lo posso fare gratis?

Marc Simoncini a metà dicembre 2010 fa una mossa poco chiara, annuncia di voler uscire da Meetic, e, di voler rimanere al massimo come manager di transizione, il titolo perde subito il 30%.

Qualcosa bolle in pentola; sul Web, su un sito chiamato Cojetage, una specie di car pooling per ricconi fatto con i jet invece che con le auto, vi si legge che il 75% potrebbe essere di Marc Simoncini, sarà vero?

Articolo tratto da: Millionaire, di Alessandro Calderoni

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